Luogo di ritrovamento: Terramara di Gaggio
Datazione: 1600-1350 a.C. circa

Realizzati in pietre diverse, il mortaio e il pestello rinvenuti  erano impiegati per la macinazione di cereali, di semi e per la produzione di farina. Essi sono provenienti dalle indagini archeologiche compiute dal sito terramaricolo di Gaggio, datato tra la fine del Bronzo Medio e l’inizio del Bronzo Recente (1600-1350 a.C. circa). L’esistenza di questo sito era nota fin dal 1991, ma gli scavi sono avvenuti tra il 2001 e il 2004 (in occasione della realizzazione del tracciato ferroviario dell’Alta Velocità). L’abitato, di circa 1,5 ettari, era difeso da un fossato e da un terrapieno con doppia palizzata; era inoltre dotato di una struttura sopraelevata su cassoni lignei autoportanti. In un primo tempo era composto da capanne absidate poggianti a terra, poi successivamente da palafitte su impalcato, caratterizzanti il tipico impianto terramaricolo. Il villaggio venne abbandonato e sepolto da depositi alluvionali. Gli abitanti erano agricoltori, allevatori e artigiani, come testimoniato dai manufatti ritrovati in situ.